Due appassionati di videogiochi della California hanno avviato una causa legale collettiva contro Ubisoft, in seguito alla recente chiusura dei server del gioco di corse The Crew. Rilasciato nel dicembre 2014, il gioco ha visto la sua fine nel 2024 a causa di "vincoli di infrastruttura dei server e di licenze". Con la chiusura dei server, il gioco è diventato completamente ingiocabile, poiché non disponeva di una modalità offline per i giocatori singoli.
La Situazione
Il 14 dicembre 2023, Ubisoft ha annunciato la chiusura dei server, offrendo rimborsi solo a coloro che avevano acquistato The Crew di recente. Tuttavia, considerando l'età del gioco, molti giocatori non hanno potuto beneficiare di questa offerta.
"Immaginate di acquistare una macchina da flipper e, dopo anni, di entrare nel vostro soggiorno per giocarci, solo per scoprire che tutte le leve sono scomparse, le palle e i bumper sono spariti, e il monitor che mostrava il vostro punteggio record è stato rimosso," hanno scritto gli avvocati nella causa, presentata il 4 novembre in un tribunale californiano. "Si scopre che il produttore del flipper ha deciso di entrare in casa vostra, smontare l'interno della macchina e rimuovere la vostra possibilità di giocare al gioco che avete acquistato e pensavate di possedere."
Le Accuse
La causa sostiene che questo sia “esattamente” ciò che è accaduto con la chiusura dei server di The Crew nel 2024, lasciando i consumatori senza accesso a un prodotto che avevano acquistato. Secondo la denuncia, i giocatori sono stati ingannati in due modi:
- Licenza vs. Proprietà: I giocatori sono stati indotti a credere di acquistare un gioco, mentre in realtà stavano solo ottenendo una licenza, anche se avevano comprato un disco fisico.
- Rappresentazione Falsa: Ubisoft avrebbe “falsamente rappresentato” che i file di The Crew erano disponibili sui dischi fisici, mentre in realtà i dischi servivano solo come chiave per accedere al gioco.
La causa accusa Ubisoft di violare le leggi sulla protezione dei consumatori in California.
Dettagli dei Richiedenti
Entrambi i querelanti hanno acquistato il gioco in momenti diversi, nel 2018 e nel 2020, rispettivamente su disco fisico. La causa afferma che nessuno dei due avrebbe acquistato il gioco “alle stesse condizioni”, ovvero al prezzo attuale, se avessero saputo che i server sarebbero stati chiusi, rendendo The Crew completamente ingiocabile anche in modalità offline.
Inoltre, la causa menziona la reazione negativa alla decisione di Ubisoft di chiudere i server senza fornire una versione offline del gioco, citando esempi di altri titoli che hanno implementato opzioni offline dopo la chiusura dei server, come Knockout City e due giochi di Ubisoft, Assassin’s Creed 2 e Assassin’s Creed 3. Ubisoft ha risposto alle critiche promettendo di includere versioni offline nei suoi giochi esistenti della serie The Crew, come The Crew 2 e The Crew Motorfest, ma la causa sostiene che questo non risolve il problema della chiusura dei server di The Crew.
Obiettivi della Causa
I querelanti chiedono al tribunale di approvare la causa come azione collettiva, permettendo ad altri giocatori di The Crew di unirsi. Stanno cercando un risarcimento monetario e danni per coloro che sono stati colpiti dalla chiusura dei server. Questa causa segue una campagna del creatore di contenuti su YouTube, Ross Scott, che ha esortato le aziende a “smettere di uccidere i giochi”, un movimento nato dopo l'annuncio della chiusura di The Crew. Il movimento Stop Killing Games sta facendo pressione sull'Unione Europea affinché obblighi le aziende di videogiochi a mantenere i giochi in uno stato giocabile, e ha già raccolto oltre 379.000 firme.
Con la crescente digitalizzazione dei media, la questione della proprietà contro la licenza, specialmente nei videogiochi, sta diventando sempre più problematica. Mentre alcuni giocatori cercano di prendere in mano la situazione (come nel caso del progetto creato dai fan The Crew Unlimited), la responsabilità ricade principalmente sulle aziende e sulle loro azioni per preservare i giochi e i server. In California, il governatore Gavin Newsom ha recentemente firmato una legge che obbliga le aziende a informare i consumatori che stanno acquistando licenze, non giochi veri e propri, nei negozi online. Questa legge, introdotta dall'assemblea californiana Jacqui Irwin, è stata in parte ispirata dalla chiusura di The Crew da parte di Ubisoft. Tuttavia, la legge non affronta il problema della licenza rispetto all'acquisto diretto, né impedisce a un'azienda di rendere un gioco ingiocabile, ma offre, in teoria, maggiore trasparenza sulla questione.